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SUPERARE LA RESISTENZA E APPORTARE CAMBIAMENTI

da | Giu 27, 2022

superare la resistenza

Artista dell’Anima, 

oggi voglio porre alla tua attenzione la storia di un interessante esperimento che può farti riflettere sul concetto di superare la resistenza

Non siamo sicuri della veridicità di questa narrazione, tuttavia altri esperimenti sono stati condotti in passato con risultati simili, quindi prendi in considerazione il concetto fondante alla base di tutto. 

Nel 1967 il Dott. Stephenson condusse un test in cui erano coinvolte 10 scimmie, una gabbia, una banana, una scala e uno spruzzatore di acqua gelata. 

Stephenson rinchiuse 5 scimmie in questa grande gabbia. All’interno di essa mise una scala, sulla cui cima spiccava un casco di banane. 

Le scimmie si accorsero immediatamente dei frutti e una di loro si arrampicò sulla scala. Appena lo fece, però, lo sperimentatore la spruzzò con dell’acqua gelida. Poi riservò lo stesso trattamento alle altre 4 scimmie. 

La scimmia sulla scala tornò a terra e tutte e 5 restarono sul pavimento, bagnate, al freddo e disorientate. Presto però la tentazione delle banane fu troppo forte e un’altra scimmia cominciò ad arrampicarsi sulla scala. 

Di nuovo lo sperimentatore spruzzò l’ambiziosa scimmia che voleva superare la resistenza e le sue compagne con l’acqua gelata. Quando una terza scimmia provò ad arrampicarsi per arrivare alle banane, le altre scimmie, volendo evitare di essere spruzzate, la tirarono via dalla scala, malmenandola.

La rassegnazione

Da quel momento le scimmie non provarono più a raggiungere le banane. 

La seconda parte dell’esperimento prevedette l’introduzione di una nuova scimmia nella gabbia. 

Appena questa si accorse delle banane provò naturalmente a raggiungerle. Ma le altre scimmie, conoscendo l’esito, la obbligarono a scendere e la picchiarono. Alla fine, anche lei, come le altre 4 scimmie, rinunciò a mangiare la banana senza mai essere stata spruzzata con l’acqua gelata, quindi senza sapere perché non potesse farlo. 

A questo punto un’altra scimmia scelta tra le 4 originarie rimaste fu sostituita con una nuova. 

Il nuovo gruppo era composto da 3 delle scimmie iniziali (che sapevano perché non tentare di prendere la banana), 1 scimmia che aveva imparato a rinunciare alla banana a causa della reazione violenta delle altre e 1 scimmia nuova a cui spettava l’arduo compito di superare la resistenza

Qui la storia si fa interessante. 

La scimmia nuova, come previsto, tentò di raggiungere la banana.

Come era avvenuto con la scimmia precedente, le altre scimmie le impedirono di raggiungere il frutto senza che il ricercatore dovesse spruzzare dell’acqua.

Anche la prima scimmia sostituita, quella che non era mai stata spruzzata ma era stata dissuasa dalle altre, si era attivata per impedire che l’ultima arrivata afferrasse la banana.

La conclusione dell’esperimento

La procedura della sostituzione delle scimmie viene ripetuta finché nella gabbia sono presenti solo scimmie “nuove”, che non sono mai state spruzzate con l’acqua.

L’ultima arrivata tenta naturalmente di avvicinarsi alle banane ma tutte le altre glielo impediscono: nessuna di esse però conosce il motivo del divieto! 

Stephenson descrive l’atteggiamento inquisitore dell’ultima scimmia arrivata, come se cercasse di capire il perché del divieto di mangiare quella banana così invitante. Nel suo racconto le altre scimmie si sono guardate tra loro, quasi a cercare questa risposta. Il problema è che nessuna delle scimmie presenti la conosceva, perché nessuna era stata punita dallo sperimentatore per averci provato, era stato il gruppo a opporsi.

Una nuova regola era stata tramandata alla generazione successiva, ma le sue motivazioni erano scomparse con la scomparsa del gruppo che l’aveva appresa.

Se fosse stato possibile chiedere alle scimmie perché picchiavano le compagne che provavano a salire sulla scala, la risposta sarebbe stata più o meno questa: “Non lo so, è così che si fa da queste parti!”

Suona familiare?

Non smettere di indagare, di chiedere, di trovare nuovi paradigmi. Spesso il nostro modo di agire è solo il frutto di azioni che ripetiamo perché l’abbiamo visto fare da altri, senza sapere bene il perché.

Buon viaggio, Artista dell’Anima!

Il metodo Kaizen è un ottimo modo per superare la resistenza e apportare cambiamenti duraturi. 

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Te lo meriti!

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